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Archimede Nato e vissuto a Siracusa nel III secolo a.C. è stato il primo vero scienziato italiano. Durante la seconda guerra punica aiutò la sua città a difendersi contro l'assedio romano, organizzando le difese militari e costruendo alcune macchine belliche (catapulte, scorpioni, e i famosi specchi ustori), riuscendo a respingere le truppe e la flotta romane. Tuttavia morì durante l'assedio, probabilmente ucciso da soldati romani. Tra le numerose scoperte e invenzioni ricordiamo: Geometria: aree e volumi Archimede studiò a fondo le figure geometriche, ad esempio riuscì a calcolare (in modo approssimativo) il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro, ossia il valore di pi-greco, che per questo motivo viene anche chiamato costante di Archimede: π ≈ 3,1415926536... Trovò modi molto efficaci per calcolare la misura di aree e volumi; calcolò l'area del cerchio in modo semplice, partendo da un triangolo avente per base la lunghezza della circonferenza e come altezza il raggio: la lunghezza della circonferenza è equivalente alla lunghezza del diametro per π, quindi: 𝒜 = base × altezza : 2 =
Sempre in geometria, calcolò anche l'area del segmento parabolico, trovando che fosse equivalente ai 2/3 dell'area del rettangolo ad esso circoscritto. ^ Meccanica: le leve In meccanica capì il funzionamento delle leve, applicandolo in edilizia, in campo navale e militare, come ad esempio nell'assedio di Siracusa; espose un principio molto semplice: Corpi di peso uguali sono in equilibrio quando la loro distanza dal fulcro dei bracci della leva รจ uguale, nel caso di pesi disuguali questi non saranno in equilibrio. E scoprì il risultato per la legge di equilibrio delle leve:
Questi risultati furono lo spunto per un'importante sua affermazione: « Datemi una leva e solleverò il mondo » ^ Idrostatica: il galleggiamento Archimede diede stime del peso dei corpi, mettendoli a confronto con il peso dell'acqua, scoprendo la legge di galleggiamento, per l'appunto chiamata in seguito principio di Archimede:
Il peso di un corpo è dato dalla formula P = mg, essendo m la massa del corpo e g l'accelerazione di gravità; la spinta di Archimede è F = Vdg, essendo V il volume del corpo, d la densità del fluido.
Osserviamo che, essendo la massa data dal prodotto tra volume e densità, di fatto per determinare il galleggiamento è sufficiente confrontare le densità del corpo e del fluido. ^ |
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