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Galileo Galilei Galileo fu un importante scienziato vissuto in Italia tra il XVI e il XVII secolo, fondatore del metodo scientifico moderno. Nacque a Pisa nel 1564 e da giovane studiò tra Pisa e Firenze; inscritto all'università di Pisa per studiare inizialmente medicina, si appassionò invece alla matematica e alla fisica. Grazie all'influenza del suo amico Guidobaldo del Monte, entrò sotto l'ala protettiva di Ferdinando de' Medici e questo gli permise di insegnare prima all'università di Pisa (1589) e in seguito a Padova (1592), tenendo corsi di matematica e di meccanica; in particolare era interessato all'inerzia dei corpi, alla relatività del moto e alla conservazione dell'energia; nelle sue lezioni seguiva la linea della scuola di Tartaglia, che si rifaceva ai metodi aristotelici. In quel periodo si accese il suo interesse per l'astronomia: approfondirì gli studi sulle le lenti ottiche, iniziando ad interessarsi a Copernico e alla sua teoria eliocentrica: al tempo di allora si pensava che la Terra fosse al centro dell'universo, secondo il modello di Tolomeo (teoria geo-centrica), mentre il Sole, la Luna e gli altri corpi celesti girassero intorno ad essa; Copernico al contrario sosteneva che al centro dell'universo ci fosse il Sole (teoria elio-centrica), mentre la Terra girasse intorno ad esso così come gli altri corpi celesti Tra il 1624 e il 1630 compose la sua più importante opera, il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", nel quale in un ipotetico dibattito mette a confronto le due teorie atronomiche, quella tolemaica e quella copernicana. Sebbene nel Dialogo egli rimase neutrale, non prendendo una posizione a favore di una o dell'altra teoria, nel 1633 si dovette recare a Roma per sottoporsi al processo con cui la Santa Sede voleva indagare circa le intenzioni di Galileo: egli dovette abiurare ufficialmente eventuali interessi circa la teoria copernicana e si vietò la pubblicazione del suo Dialogo. La leggenda vuole che Galileo, uscendo, abbia sussurato la famosa frase: «Eppur si muove…», riferendosi al moto della Terra intorno al Sole. Galileo negli anni successivi si aggravò di salute e morì nel 1642 in una villa vicino Firenze ^ Relatività galileiana Ogni misurazione ed ogni esperimento dipendono dal sistema di riferimento scelto: i risultati di una misura possono esser maggiori o minori a seconda delle condizioni in cui si misurano e dei riferimenti usati in tale misurazione. Il principio di relatività Ricordiamo che un sistema di riferimento è detto
Le trasformazioni galileiane Dati due sistemi inerziali, il primo fermo e il secondo di moto rettilineo uniforme rispetto al primo, possiamo scrivere le seguenti equazioni che descrivono il passaggio di coordinate da un sistema all'altro. Consiederiamo un punto P che abbia coordinate nello spazio (x₁,y₁,z₁), tempo t₁ e velocià v₁ nel primo sistema, mentre abbia coordinate (x₂,y₂,z₂), tempo t₂ e velocià v₂ nel secondo; e supponiamo che il secondo sistema si muova rispetto al primo lungo l'asse x, secondo la legge x = v₀ t.
Le trasformazioni di Galileo hanno come conseguenza: l'indipendenza dei moti, ossia che se i sistemi si muovono lungo l'asse x, allora le altre due coordinate non cambiano, e l'invariabilità del tempo, ossia che gli eventi sono sempre in sicronia, in qualunque sistema di riferimento. ^ |
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