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<<< Precedente - Successivo >>> Agitazione termica Una delle leggi fondamentali della fisica è che, in un sistema isolato da forze esterne, l'energia totale si conserva: può trasformarsi da una forma ad un'altra, ma il valore totale rimane costante. In meccanica abbiamo visto che l'energia può maniferstarsi in varie forme: energia cinetica, potenziale gravitazionale, potenziale elastica; e se non sono presenti forze dissipative l'energia meccanica totale si conserva. Nelle le trasformazioni che coinvolgono scambi di calore la temperatura del corpo può variare: infatti in alcuni casi l'energia meccanica che un corpo riceve si trasferisce alle molecole, che iniziano ad agitarsi: questo effetto produce a livello macroscopico una variazione di temperatura. La temperatura del corpo non è altro che una maniferstazione dell'energia media delle sue molecole, le quali tanto più si muovono quanto più la loro energia cinetica è maggiore di quella potenziale che tende a tenerle aggregate. Possiamo quindi dire che:
Ecco perché fornendo energia ad un corpo (ad esempio tramite calore o lavoro) aumenta la sua temperatura: poiché l'energia acquisita si trasferisce alle molecole e queste cominciano ad agitarsi; questo avviene anche in un passaggio di stato. Studiamo quindi la temperatura come agitazione molecolare, ad esempio di un gas. Tuttavia determinare la velocità di una molecola non è certo facile! Per questo motivo nella teoria cinetica dei gas si fa una statistica e si studia una possibile velocità media delle molecole all'interno del corpo, tenendo conto delle possibili direzioni e degli urti che possono avvenire. In questo studio si parte dalle seguenti ipotesi, che servono a snellire i calcoli:
In base a queste ipotesi, l'energia cinetica media delle molecole di un corpo è data da una semplice media aritmentica:
Da questa formula, possiamo scrivere: Km = ½ m vqm essendo vqm la velocità quadratica media, ossia la media dei quadrati delle velocità. Per un gas perfetto la velocità quadratica media può esser stimata: vqm = 3RT ⁄ M essendo R la costante della legge di stato, T la temperatura assoluta ed M = m·NA la massa molare; di conseguenza arriviamo alla formula: Km = m 3RT ⁄ 2MN e quindi: Km = 3 kB T ⁄ 2 Essendo kB = m R ⁄ M la costante di Boltzmann.
Dove la costante ξ dipende dai gradi di libertà delle molecole, ossia dal numero di variabili che influenzano il suo movimento: nel caso di gas monoatomici ξ = 3, mentre in quelli biatomici ξ = 5. ^ Energia Interna Si può quindi definire un'energia che, a livello generale, descriva questo stato? Certamente! tale energia è chiamata
In particolare nei gas perfetti, le cui molecole sono molto distanti e possiedono energia potenziale praticamente nulla, l'energia interna coincide con l'enegia cinetica media di tutte le sue molecole. Quindi, essendo N il numero totale delle molecole di un corpo, l'energia interna di un gas perfetto è:
Una proprietà importante dell'energia interna è che essa è una funzione di stato: la variazione di energia non dipende dal tipo di trasformazione subita dal corpo, ma solo dallo stato inziale e quello finale a cui si trova il corpo. ΔU = ½ ξ n R ΔT Inoltre, ricordando che il calore specifico molare a volume costante corrisponde proprio a ½ ξ R (vedi calore molare nei gas), la variazione di energia interna di un gas si può calcolare anche nel seguente modo:
Le variazioni di energia interna sono descritte dal primo principio della termodinamica. ^ |
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