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Triangoli rettangoli - Triangoli e circonferenza - Triangoli qualunque

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Triangoli qualunque


Dai criteri di congruenza fra triangoli si osserva che è sufficiente conoscere pochi elementi (lati o angoli) per determinare con precisione la forma del triangolo.

triangoli qualunque
Figura 6

Grazie ai risultati trigonometrici sui triangoli rettangoli siamo in grado di calcolarci i vari elementi di un triangolo, partendo da quelli noti.
Possiamo infatti considerare un qualunque triangolo come in figura 6, e vederlo come l'unione di due triangoli rettangoli: disegnando un'altezza del triangolo, si osserva come questo risulta la composizione di due triangoli rettangoli adiacenti (vedi figura 7 in fondo).

Un primo risultato, valido per qualunque tipo di triangolo, è questo:

TEOREMA DELL'AREA DI UN TRIANGOLO

L'area di un triagolo equivale al semi-prodotto tra due lati per il seno dell'angolo compreso.

𝒜   =   ½ b · c · sen (α)


Esempio 3. Quanto vale l'area di un triangolo scaleno, avente due lati di 12cm e 15cm, e l'angolo tra essi compreso di 30°?

Dati.
lato 1:   b = 12cm
lato 2:   c = 15cm
angolo:   α = 30° ⇒ π/6
Area:   𝒜 = incognita

Svolgimento. Applichiamo il teorema dell'area e svolgiamo i calcoli:

𝒜 = ½ b · c · sen (α)

𝒜 = ½ · 12cm · 15cm · sen (π/6)

𝒜 = 6cm · 15cm · ½

𝒜 = 3cm · 15cm

𝒜 = 45cm²

Conclusione: l'area del triagolo è 45cm².

Ricordiamo inoltre che l'area del triangolo qualunque è la metà dell'area di ogni parallelogramma avente stessa base e stessa altezza del triangolo, per cui otteniamo:

L'area di un parallelogramma equivale al prodotto tra due lati per il seno dell'angolo compreso.

Aparall   =   b · c · sen (α)

Di conseguenza questa formula è utile anche in fisica, in quanto l'area del parallelogramma equivale al modulo del prodotto vettoriale, se consideriamo la lunghezza dei lati b e c come il modulo dei due vettori che si devono moltiplicare e α l'angolo tra essi compreso.

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Teorema dei seni


Una conseguenza molto utile del Teorema della Corda, è il seguente risultato:

TEOREMA DI EULERO (O DEI SENI)
In ogni triangolo è costante il rapporto tra un lato e il seno dell'angolo opposto
e tale rapporto equivale alla lunghezza del diametro del cerchio circoscrtitto al triangolo.

a
sen(α)
=
b
sen(β)
=
c
sen(γ)
=   2R

Infatti queste non sono altro che le formule inverse del teorema della corda, applicato a ciascuno dei tre lati del triangolo inscritto nella circonferenza

Se a questa formula si aggiunge la proprietà che la somma degli angoli interni di un triangolo è π (ovvero 180°), si capisce come sia sufficiente conoscere tre elementi qualunque tra lati e angoli (di cui almeno un lato) per poter ricavare tutti gli altri.

Esempio 4. Determiniamo il lato AB di un triangolo scaleno ABC, ottusangolo in C, sapendo che il lato AC è lungo 10cm, il lato BC è lungo 10√2cm e che l'angolo β è π/6.

Dati.
AC:   b = 10cm
BC:   a = 10√2cm
AB̂C:   β = π/6
AB:   c = incognita

Svolgimento. Osserviamo che abbiamo una coppia lato-angolo opposti, che sono b e β, per cui possiamo subito trovare il rapporto costante (ossia il diametro):

2R = b ∶ sen(β) = 10cm ∶ sen(π/6) =

= 10cm ∶ 1/2 = 20cm

Ora possiamo completare le coppie incomplete: conosciamo il lato a, ma non conosciamo α, quindi calcoliamo il seno di α, rigirando la formula:

2R = a ∶ sen(α)

sen(α) = a ∶ 2R

sen(α) = 10√2cm ∶ 20cm = √2/2

Quindi l'angolo α essendo acuto e avendo il seno che vale √2/2, è π4.

Per poter trovare il lato c richiesto, serve il seno del suo angolo opposto, ossia γ che non conosciamo; tuttavia possiamo trovarlo come differenza tra l'angolo piatto e i due angoli noti:

γ = π − α − β

γ = π − π/4 − π/6 = 7π/12

Possiamo ricavare il seno di γ per mezzo delle formula di addizione del seno, in quanto 7π/12 è la somma tra π/3 e π/4; svolgendo i calcoli si ottiene:

sen(γ) = (√2 + √6) / 4

Infine calcoliamo il lato c, partendo dal rapporto costante e rigirando la formula (riottenendo di fatto il teorema della corda):

2R = c ∶ sen(γ)

c = 2R · sen(γ)

c = 20cm · (√2 + √6) / 4

c = 5(√2 + √6)cm

Conclusione: il lato AB del triagolo è lungo 5(√2 + √6)cm.

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Teorema del coseno


Un ultimo teorema molto importante è il seguente:

TEOREMA DI CARNOT (O DEL COSENO)

In ogni triangolo il quadrato di ogni lato è uguale alla somma dei quadrati degli altri due lati, diminuita del doppio prodotto dei due lati per il coseno dell'angolo compreso.

a²   =   b² + c² − 2bc cos (α)

Teorema di Carnot
Figura 7

Per dimostrare questo teorema, si divide il triangolo iniziale in due triangoli rettangoli per mezzo dell'altezza h relativa al lato c, come in figura 7; successivamente si applica il teorema di Pitagora al triangolo rettangolo avente a come ipotenusa, sostituendo ai due cateti (incogniti) il loro valore in funzione dell'angolo α, ossia:

  • l'altezza CH:   h = b · sen (α);
  • la proiezione HB = AB − AH:   ac = c − b · cos (α);

sostituendo questi valori e svolgendo i calcoli:

a²   =   h² + ac²   =

=   (b sen α)² + (c − b cos α)²   =

=   b² sen² α + c² + b² cos² α − 2bc cos α   =

=   b² (sen² α + cos² α) + c² − 2bc cos α   =

=   b² + c² − 2bc cos α

e quindi si ottiene il teorema di Carnot.

Osservazione: nel caso in cui α = π ⁄ 2 il triangolo è rettangolo e questa formula equivale a quella del Teorema di Pitagora: a² = b² + c²

Esempio 5. Calcoliamo il lato AB di un triangolo scaleno, sapendo che gli altri due lati sono lunghi AC = 6cm e BC = 8cm, e che l'angolo tra essi compreso è ampio γ = π/3.

Dati.
AC:   b = 6cm
BC:   a = 8cm
B̂CA:   γ = π/3
AB:   c = incognita

Svolgimento. In questo esempio non possiamo applicare il teorema dei seni, non conoscendo completamente nessuna coppia lato-angolo opposti; per questo ci viene in aiuto il teorema del coseno.

Applichiamo la formula e svolgiamo i passaggi:

c² = a² + b² − 2bc cos (γ)

c² = (6cm)² + (8cm)² − 2(6cm)(8cm) cos (π/3)

c² = 36cm² + 64cm² − 96cm² · 1/2

c² = 36cm² + 64cm² − 48cm²

c² = 52cm²

c = √52cm

c = 2√13cm

Conclusione: il lato AB del triagolo è lungo 2√13cm.

Da questo teorema otteniamo infine un metodo per determinare il coseno di un qualunque angolo interno del triangolo, conoscendo i tre lati; infatti, rigirando la formula:

cos(α)   =
b²  +  c²  −  a²
2bc

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