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<<< Precedente - Successivo >>> Somma tra vettori La somma di due vettori è un vettore che corrisponde all'azione di entrambi i vettori, uno dopo l'altro: u + v = w Il vettore w che si ottiene dalla somma di due vettori si chiama (5, -7, 0, 3) + (1, 3, -1, 5) = (6, -4, -1, 8). Ovviamente possono esser sommati tra loro solo vettori di uguale dimensione. Dal punto di vista grafico, possiamo costruire il vettore risultante applicando due regole equivalenti: ◊ Regola del punto-coda ◊ Per rappresentare il vettore risultante tra due vettori u e v, è sufficiente traslare uno dei due vettori in modo che la punta di u coincida con la coda di v: in questo modo le freccie dei due vettori sono consecutive. ◊ Regola del parallelogramma ◊ In alternativa, sempre per rappresentare il vettore risultante tra u e v, è possibile traslare uno dei due vettori in modo che le code di entrambi coincidano, e disegnare un parallelogramma avente e i lati paralleli ai due vettori. Il vettore Un vettore è ^ Prodotto di un vettore per uno scalare Un'altra importante operazione è la moltiplicazione tra un vettore e uno scalare: v · n = w il vettore w si ottiene moltiplicando tutte le coordinate del vettore iniziale v per il numero n in questione; ad esempio: (5, -7, 0, 3) · 3 = (15, -21, 0, 9) Il vettore ottenuto è un multiplo del vettore iniziale, quindi i due vettori sono paralleli: la moltiplicazione per uno scalare influenza il modulo del vettore ma non la direzione; in particolare:
Se moltiplichiamo un vettore per il numero 0, otteniamo il vettore nullo. Se moltiplichiamo un vettore per il numero -1, otteniamo il vettore opposto. ^ Combinazioni lineari Usando queste due operazioni introdotte sopra, possiamo definire alcuni importanti concetti:
Ad esempio il vettore (2, 6) è linearmente dipendente con i vettori (1, 1) e (0, 4), in quanto: 2 · (1, 1) + (0, 4) = (2, 6) Al contrario il vettore (1, 2, 3) è linearmente dipendente con i vettori (1, 0, 0) e (0, 2, 0), in quanto la terza componente non potrà mai esser eguagliata.
Un esempio classico di base sono i due vettori canonici (1, 0) e (0, 1), che tra loro sono indipendenti e un qualunque altro vettore del piano può esser ottenuto da una combinazione di tali vettori. ^ Differenza tra vettori La differenza tra due vettori è un vettore che sommato al secondo, dà come risultante il primo: u − v = w ⇒ w + v = u Il vettore w differenza tra i due vettori u e v si ottiene sommando al primo vettore l'opposto del secondo vettore. (10, 3, 4, -5) − (0, 3, 1, -2) = (10, 0, 3, -3). Ovviamente anche in questo caso i vettori devono avere uguale dimensione. Dal punto di vista grafico, possiamo costruire il vettore risultante applicando la seguente regola: ◊ Regola della differenza ◊ Per rappresentare il vettore differenza tra due vettori u e v, è possibile traslare uno dei due vettori in modo che le code di entrambi coincidano. La differenza tra due vettori uguali corrisponde al vettore nullo. Osserviamo che la differenza tra due vettori è un semplice esempio di combinazione lineare. ^ |
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