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<<< Precedente - Successivo >>> Il momento di un vettore I vettori in fisica hanno come applicazione principale la descrizione e lo studio del movimento, essendo usati per descrivere grandezze come lo spostamento, la velocità, la forza, ecc. Un particolare impiego consiste anche nello studio della rotazione dei corpi. Ricordiamo che, dal punto di vista geometrico, una rotazione è una trasformazione che conserva costante la distanza di ogni punto P del piano da un punto fisso O chiamato Dal punto di vista fisico, il punto O è sempre il centro di rotazione, mentre il punto P che si sposterà in P' è il punto di applicazione del vettore. Introduciamo quindi la seguente grandezze:
Il raggio e il braccio indicano quanto distante dal centro viene applicata la forza. Ovviamente non sono costanti, in quanto dipendono sia da qual è il centro di rotazione, sia da dove viene applicato il vettore: più distanti saranno questi due punti, maggiore saranno il raggio e il braccio. Definiamo a questo punto una grandezza molto importante in meccanica: il momento di un vettore.
Poiché il momento m è definito dal prodotto vettoriale, possiamo ricavare le sue caratteristiche seguendo le regole vista in precedenza; in particolare si ottiene che:
Essendo α l'angolo tra la direzione del raggio e quella del vettore. Inoltre, ricordando i vettori componenti, possiamo osservare che: |r| · sen(α) = r⊥ = b ossia il braccio, essendo la distanza tra il centro di rotazione e la retta-direzione di v, corrisponda ad r⊥, la componente di r perpendicolare a v, come mostrato in figura 9, nella quale:
Inoltre, poiché il prodotto vettoriale non è commutativo, non è possibile scambiare il braccio con il vettore: prima c'è il braccio, poi il vettore. Importanti applicazioni del momento sono:
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