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CONTENUTO DELLA PAGINA
Costante di Nepero
Costante di Archimede
Costante di Eulero-Mascheroni
Unità immaginaria
Chiudiamo infine con le principali costanti irrazionali e immaginarie.
Costante di Nepero
Simbolo: e
Usato per: indicare il limite (finito), per n → ∞, della successione (1 + 1/n)n
Valore approssimativo: 2,7182818285...
Classificazione: numero irrazionale, trascendente, reale.
Storia: è chiamata costante di Nepero in onore al matematico John Napier (Nepero), che introdusse i logaritmi: fu proprio in una sua tavola dei logaritmi che compare il valore di e, ma non come costante.
Successivamente Bernoulli studiò la successione (1 + 1/n)n, osservando che era convergente; Leibniz e Huygens iniziarono a considerarla una vera e propria costante matematica.
Fu ripresa anche da Eulero, che per primo la identificò con la lettera e: per questo tale costante è nota anche come Costante di Eulero .
Proprietà
- È anche il limite, per n → ∞, della successione (1 − 1/n)n ;
le due successioni convergono in maniera monotona, una dall'alto e una dal basso, al numero e.
- Anche la serie ∑(1 / n!) per n che va da 0 a ∞, converge al numero e (il ! indica il fattoriale).
- È un numero reale trascendente.
- Viene usato come base del logaritmo naturale; quindi:
e, per le proprietà dei logaritmi, ln(e) = 1.
- la funzione esponenziale ƒ(x) = ex ha la seguente proprietà:
ƒ(x) = ƒ'(x) = ƒ''(x) = ...
ossia il valore della funzione in un punto è uguale al valore di ogni sua derivata in quel punto.
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Costante di Archimede
Simbolo: π
(la lettera "pi" dell'alfabeto greco, corrisponde alla "p" italiana)
Usato per: indicare il rapporto costante esistente tra una circonferenza e il suo diametro
Valore approssimativo: 3,1415926536...
Classificazione: numero irrazionale, trascendente, reale.
Storia: conosciuta spesso come pi greco , è chiamata costante di Archimede in onore al famoso matematico siracusano, che riuscì a darne una stima molto precisa grazie al metodo delle approssimazioni successive; tuttavia anche altre popolazioni antiche, come i Babilonesi, gli Egizi, gli Ebrei e i Cinesi conoscevano l'esistenza di un rapporto costante tra circonferenza e diametro, ma gli diedero una stima molto approssimata (per i cinesi π = 3).
Con la rivoluzione scientifica e la scoperta del calcolo infinitesimale si danno stime sempre più precise di questa costante ed Eulero adotta il simbolo π per indicare il perimetro del cerchio (la circonferenza).
Solo nel XVIII secolo, grazie a Lambert, si prova che π è un numero irrazionale, e quindi non può esser espresso come frazione. Al giorno d'oggi si conoscono più di 1200 miliardi di cifre decimali di π.
Proprietà
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Costante di Eulero-Mascheroni
Simbolo: γ
(la lettera "gamma" dell'alfabeto greco, corrisponde alla "g" dura italiana)
Usato per: indicare il limite (finito), per n → ∞, della differenza H(n) − ln(n) [vedi sotto]
Valore approssimativo: 0,5772156649...
Classificazione: numero reale [vedi sotto].
Storia: fu studiata nel XVIII secolo da Eulero (Leonhard Euler), che ne calcolò le prime cifre, e in seguito approfondito da Lorenzo Mascheroni, che ne studiò le proprietà e ne calcolò altre cifre.
È una costante molto utile dell'analisi matematica e della teoria dei numeri, in quanto il suo studio coinvolge somme parziali, limiti e integrali.
Proprietà
- Sebbene sia la serie armonica H(n) = Σ(1 ⁄ k), sia la successione logaritmica ln(n) siano successioni divergenti, tuttavia la loro differenza è una successione convergente, che si avvicina sempre più al valore della costante γ.
- Il suo studio nelle scuole superiori è limitato ad una descrizione qualitativa: γ è citata come esempio del limite finito della differenza tra due successioni divergenti.
- È un numero reale, ma non è ancora chiaro se sia razionale o irrazionale.
- La sua principale proprietà è la connessione con la funzione gamma di Eulero, Γ(x), un'estensione del fattoriale sui numeri reali.
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Unità immaginaria
Simbolo: 𝒾
Usato per: indicare il numero (non reale) il cui quadrato sia −1
Valore approssimativo: non è un numero reale
Classificazione: numero immaginario.
Storia: l'unità immaginaria fu introdotta nel XVI secolo come artificio algebrico, studiata da Tartaglia e Cartesio per la risoluzione di equazioni algebriche che non ammettevano soluzioni reali; nel XVIII secolo con Eulero fu formalizzata la teoria dei numeri complessi, che con Gauss entrano a far parte a pieno della teoria algebrica e analitica.
Proprietà
- È un numero complesso, in particolare è un immaginario puro.
- Valgono le seguenti identità:
- 𝒾 è utilizzato per estendere i numeri reali ℝ ai numeri complessi ℂ ottendendo quindi un insieme di numeri "algebricamente chiuso":
ogni polinomio a coefficenti interi di grado n ha esattamente n zeri complessi
(per zero di un polinomio si intende una sua radice, ossia un valore della lettera che rende nullo il polinomio).
- Vale la seguente
identità di Eulero tra numeri complessi:
che è un caso particolare dell Formula di Eulero :
nel caso in cui α = π.
Si può osservare che l'identità di Eulero contiene ben 5 costanti fondamentali: 0, 1, 𝒾, e, π.
Per approfondire i numeri complessi, vedi la seguente pagina.
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